Ettore


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Ettore di Troia

(XII? sec. A.C.)

Domanda

Caro Ettore, se fossi venuto al mondo, diciamo 1.500 anni dopo, oggi saresti “santo” nel calendario cristiano. Saresti santo per la tua eroica abnegazione, per le tue eroiche virtù di padre, marito, difensore dei valori, della tua patria, valoroso e compassionevole con i nemici. Invece sei personaggio mitico dell’epica omerica. Ma permettimi di sognare di proporti santo mitico e virtuale. Peraltro, lo stesso divin poeta Dante ti mette nel Limbo con Enea. Anche perché sei stato sconfitto, essendo certo che ciò avvenisse, perciò sacrificandoti, da quell’arrogante guerriero (semi-invulnerabile) greco di nome Achille.

Risposta (interpretata)

Grazie caro Ettore, vorrei solo ricordare le bellissime considerazioni che fece il poeta Ugo Foscolo nei Sepolcri: “E tu onore di pianti, Ettore, avrai, ove fia santo e lacrimato il sangue per la patria versato, e finché il sole splenderà su le sciagure umane”. Ma chi ti dice poi che io sia stato solo un personaggio mitico creato da Omero? Hai mai letto delle ricerche fatte dall’archeologo tedesco Schliemann nel 1873 (quello che ha ispirato le storie di Indiana Jones)?


Ettore Gotti Tedeschi, Colloqui minimi, p. 19

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