Chi si è letto e gustato il “Candido” di Giovannino Guareschi ed ha un’onesta e cristiana coscienza, non può che esultare dinanzi a tanta scuola di giornalismo critico ed umoristico. Le rubrichette: “Visto da destra, visto da sinistra”, “Giro d’Italia”, le strisce “Contrordine compagni” e tanto tantissimo altro testimoniano l’altezza e genialità di questo grande scrittore cattolico emiliano. Inimitabile! Nessuno ha la pretesa (ridicola) di salire a tali elevatissime vette. Nessuno, tantomeno noi. Ciononostante ci piace occuparci di Guareschi e delle sue indimenticabili “creature” (Don Camillo in primis). Indegnamente, certo, ma con un autentico spirito di persone che faticosamente tentano di seguire il suo ineguagliabile umorismo. Non ci vergogniamo di imitarlo, quindi, e speriamo, grazie a Dio, di non scimmiottarlo. Cercheremo quindi di stare nei binari guareschiani senza scadere in gratuite volgarità, turpiloquio e disquisizioni prolisse. Solamente brevi argomentazioni serie e serene