La Chiesa cattolica si mostrava al mondo come una compatta unità

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Lontana dalle divisioni teologiche che serpeggiavano in seno all'anglicanesimo, [la Chiesa cattolica] si mostrava al mondo come una compatta unità, condotta dalla ferma ma paterna mano del papa, il vicario di Cristo in terra. Tale segreta speranza fu la stessa che animò Benson e che lo spinse alla conversione. 

Un ricordo del World Family Day

World Family Day. Un momento di comunione tra tutti i difensori della famiglia del mondo. Toni Brandi, il prof. Giovanni Zenone e Alberto Zelger al banco libri di Fede & Cultura del grande convegno mondiale. Un bellissimo ricordo da conservare nel cuore.

Apocalisse

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Una civiltà che ha conosciuto il cristianesimo (e ora è molto ignorante su come può essere il paganesimo oscuro) sta scegliendo di tornare indietro nella palude, e per tutto il tempo chiama progresso la traiettoria discendente, proclamando di continuo il suo concetto tragicamente rachitico di libertà e imponendolo aggressivamente a tutti. 

Da "Apocalisse" di Michael D. O' Brien

Con Fede & Cultura per la formazione di sacerdoti in Africa

Da anni Fede & Cultura dona il 200% dell'utile alla missione di formazione di sacerdoti in Costa d'Avorio per le mani di Padre Bernardo Torres. Partecipa anche tu a questa grande opera di evangelizzazione e formazione di sacerdoti santi con una donazione quaresimale.
Puoi fare la tua donazione sul c/c postale di Fede & Cultura Associazione 1013008808 con causale "Per Padre Bernardo Torres" o all'iban IT57V0760111700001013008808.
Oppure con bonifico alla Fondazione Famiglia di Nazaret IBAN IT53K0521603229000000009523 in tal caso ricordate di segnalarci  all'email associazione @ fedecultura.com la somma e il nome donatore per poter far arrivare la donazione direttamente a Padre Bernardo Torres e avere la detraibilità fiscale.

A Londra dal Card. Newman

A Londra nell'Oratorio di Brompton della Congregazione dell'Oratorio dove visse il Santo Cardinale John Henry Newman che ancora oggi può essere un faro nella notte oscura che sta vivendo la Chiesa. Scopri la vita di questo santo valido per i nostri tempi! https://www.fedecultura.com/Nello-specchio-del-cardinale-Newman-p151367948

Quaresima: il digiuno, la confessione e l’elemosina

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di Francesco Agnoli
Il tempo di quaresima è segnato da alcuni gesti forti, importanti.
In particolare la tradizione cristiana ha sempre insistito sulla necessità di praticare in special modo, in questo tempo liturgico, il digiuno, la confessione e l’elemosina.
Dai microfoni di radio Maria padre Livio invita spesso gli ascoltatori al digiuno in senso lato: non solo rinuncia al cibo, magari per dare ciò che ci si è tolti, ad altri, ma anche “digiuno degli occhi”, “digiuno delle orecchie”, “digiuno della lingua”.
Se in passato rinunciare al cibo poteva essere un gesto forte, per esercitare la temperanza, l’autocontrollo, il dominio dello spirito sul corpo, oggi è più urgente disfarsi delle mille sollecitazioni sensoriali, visive, tattili che il mondo ci presenta per distrarci, per intrattenerci, per anestetizzare la nostra sana inquietudine di uomini.
Televisione, radio, internet…sono un pullulare di sollecitazioni che, sommate l’una all’altra, rischiano di seppellire i veri desideri della mente e del cuore.
L’indifferentismo rispetto alla fede, alla vita, al prossimo, è agevolato da questa possibilità che abbiamo di entrare in contatto continuo con un mondo lontano, virtuale, finto, per staccare la spina rispetto alla realtà vicina, al prossimo, a Dio. 
Per questo giustamente padre Livio ci invita a “liberarci” dalle svariate distrazioni, per concentrare il nostro sguardo, il nostro ascolto, i nostri silenzi, da cui siamo spesso così spaventati, verso le cose che contano. Perché la voce di Dio non può parlare all’uomo indaffarato soverchiamente nel chiassoso nulla.
Oltre al digiuno, la confessione. Il cardinal Raymond Burke, nei suoi Esercizi spirituali ai sacerdoti” (Fede & Cultura), insiste molto su questo sacramento dimenticato. Confessarsi significa riconoscersi peccatori, non in senso generico, ma verso Qualcuno.
Significa sentirsi bisognosi di perdono, di grazia, di misericordia: senza questa disposizione del cuore, superficialità di vita e superbia mettono radici nel cuore dell’uomo, trasformandolo in una creatura orgogliosa e tronfia del suo nulla.
Ma è ai sacerdoti che il cardinal Burke si rivolge, definendoli, prima ancora cheguide morali”, “araldi e strumenti della misericordia di Dio”, e dicendo loro che “soltanto quando i fedeli avranno raggiunto una più profonda conoscenza della Divina Misericordia, ascolteranno la chiamata alla conversione e alla donazione della loro vita a Dio, cosicché Egli potrà perdonare i loro peccati e rafforzarli nel proposito d’emendamento. E’ soltanto nella luce della bontà divina che riusciamo a capire che cos’è il peccato!”.
E qui il cardinale consiglia ai sacerdoti di confessare spesso, di ritirarsi volentieri in questo piccolo ospedale dell’anima in cui si operano guarigioni e riconciliazione che è il confessionale, e di confessarsi spesso. Essendoci, a mio parere, un grave rischio: se il sacerdote sale solo sul pulpito, e non sta mai in confessionale, ad ascoltare le colpe altrui, a denunciare le proprie, le sue omelie saranno improntate o ad un freddo e duro moralismo, o allo sciocco utopismo del tempo e delle mode.
Perché è nel confessionale che il sacerdote diventa conoscitore dell’animo umano, della sua fragilità, della sua debolezza, ed anche dei suoi slanci vitali, delle sue aspirazioni. Ed è questo il campo di battaglia in cui si impara a tenere al centro la Verità, accompagnata però dalla Misericordia, senza trasformare la Verità in ideologia né la Misericordia in buonismo.
L’ultimo elemento classico della quaresima cristiana è l’elemosina, che, secondo i Padri della Chiesa, “copre la moltitudine dei peccati”. Il dovere dell’elemosina si ricollega fortemente alla carnalità di Cristo, ed è per questo che viene spesso frainteso: quando diventa, per chi fa del cristianesimo una filosofia morale, solo esigenza di giustizia sociale; oppure quando il riferimento ai poveri, ai bisognosi, al dovere cristiano di soccorrere e di sovvenire, appare alle orecchie degli spiritualisti come qualcosa di troppo umano, di poco elevato, di confondibile con dottrine materialiste moderne. “Date dunque ai poveri: lo prego, lo esorto, lo comando, lo ingiungo”, scriveva sant’Agostino, mentre il Crisostomo insegnava che la ricchezza non è male, ma “il peccato sta nell’usare male di essa, non ripartendola tra i poveri”.
Dio, proseguiva, non ha fatto nulla di malvagio. Tutto è buono, o addirittura molto buono. Anche le ricchezze lo sono, a condizione che non dominino chi le possiede, e che servano a porre rimedio alla povertà”. Povertà nostra e altrui che rimarrà sempre con noi, sino alla fine dei tempi, in varie forme e modi, come segno del nostro limite e come appello al nostro cuore.

Gesù ci affida alle cure materne della Vergine Maria

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Cosa può esistere di più bello al mondo di un Dio così vicino alle ansie del cuore umano da invitarci alla fiducia e alla gioia, anche davanti alla croce? In questo progetto Gesù ci affida alle cure materne della Vergine Maria, sua e nostra madre. 

Entrare nei fatti che hanno caratterizzata la vita di Maria Valtorta

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E' necessario far uscire Maria Valtorta da un devozionismo deleterio e nemico dell’intelligenza. Si tratta allora di indagare, per quanto possibile, in modo rigoroso e scientifico gli accadimenti della sua vita. Uscire dai “si dice” ed entrare nei fatti che hanno caratterizzata la vita di questa donna nata a Caserta. 

Anticipatore del rapporto tra fede e ragione

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Anticipatore del rapporto tra fede e ragione, intuì che il futuro stava nella preparazione di un terreno spirituale e culturale autenticamente cattolico: per questo indirizzò le sue attenzioni alla formazione di un laicato perfettamente formato. È più che mai necessario e urgente, per i cattolici del XXI secolo, riflettersi nello stesso specchio di cui parla Newman, per vedere le cose come realmente sono. 

Da "Nello specchio del cardinale Newman" di Cristina Siccardi

Immortale odium

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Roma, 1881: un gruppo di fanatici anticlericali attaccano di notte il corteo funebre di papa Pio IX cercando di buttare la salma nel Tevere. Assolti dalla magistratura, vengono addirittura premiati dalla massoneria con una medaglia la cui incisione evoca l'”immortale odium” per il papato. 

Un’epopea a tinte fosche

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Storia di un nobile che, dopo aver condotto la ribellione contro il governo della Francia rivoluzionaria, si ritrova la casa distrutta e la moglie uccisa dalla folla: gli resta solo la figlia, la cui vita deve salvare dalla minaccia della ghigliottina. Un’epopea a tinte fosche, da cui traspare l’odio antireligioso e spietato di un regime, quello del Terrore, che vedeva in ogni credente, non importa se inerme, donna o bambino, un avversario da eliminare. 

Da "Il conte di Chanteleine" di Jules Verne

Purificazione del pensiero razionale

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L’amore cristiano verso Dio e verso il prossimo, in quanto risposta dell’uomo all’amore totale e salvifico rivelato e attuato da Dio in Cristo, costituisce un punto inderogabile per la dottrina sociale, purificando il pensiero razionale da cortocircuiti e strumentalizzazioni. Anche se l’amore cristiano va oltre le sole esigenze della giustizia, esprimendosi nella misericordia, tuttavia non trascura la giustizia, ma la persegue quale giustizia superiore di Gesù. 

La Regola di San Benedetto è un tesoro di sapienza

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Esiste una relazione fondamentale tra l’organizzazione della vita monastica e la struttura intima della famiglia cristiana: la Regola di San Benedetto è un tale tesoro di sapienza, prudenza e santità che può essere riproposta come modello di riferimento applicato anche ad altri stati di vita, laicale o clericale, celibataria o coniugale. 

Da "Il chiostro e il focolare" di Isacco Tacconi

La storia di San Francesco d’Assisi raccontata da G. K. Chesterton

di Luca Fumagalli


San Francesco d’Assisi, famoso saggio di G. K. Chesterton recentemente ristampato dalla meritoria casa editrice Fede & Cultura (edizione a cui sono onorato di aver contribuito con una breve prefazione), è un testo acuto, singolarmente penetrante, pubblicato per la prima volta nel 1923.

L’autore dimostra di trovarsi perfettamente a proprio agio nel raccontare la parabola di un uomo che trascorse un’intera esistenza – rapidamente logorata da digiuni e da estenuanti veglie di preghiera – in estrema povertà, da mendicante, additato da tutti come folle perché non voleva sottomettersi a quella meschina logica del mondo che pure Chesterton tanto deprecava. Il Santo, nel ritratto che ne fa l’inglese, è lo spirito anti-moderno per eccellenza, destinato a una gloria eterna dal momento che non è mai di moda. 
Anche la prosa contribuisce a rendere avvincente il libro: San Francesco d’Assisi è un susseguirsi di capitoli che paiono florilegi, dove la penna, onde evitare argomentazioni troppo ingarbugliate, si concede il lusso di procedere per piccole frasi, quasi degli aforismi, che si rivolgono sia alla mente che al cuore di chi legge. La sensazione che ne consegue è quella di trovarsi innanzi al prodotto di un colosso del pensiero cattolico, un uomo profondamente innamorato di Dio e degli uomini. Pure i passaggi testuali più pugnaci, in particolare quelli in cui Chesterton contesta lo scetticismo moderno – «Gli uomini non vogliono credere perché non vogliono allargare le loro menti. La mia opinione personale è che essi non sono sufficientemente cattolici per essere Cattolici» – o quelli più drammatici, relativi alle sventure che San Francesco si trovò ad affrontare, sono attraversati da una misteriosa gaiezza che non può non contagiare il lettore, la stessa gaiezza che, tra l’altro, fu la cifra distintiva del poverello d’Assisi.  
Questi e altri meriti contribuirono a fare del libro un successo commerciale, risultando uno dei testi più apprezzati di tutta la bibliografia dell’autore inglese. Come scrisse il famoso critico Patrick Braybrooke: «La Chiesa cattolica ha trovato in Chesterton il più grande interprete del suo più grande Santo».

Il libro: G. K. Chesterton, San Francesco d’Assisi, Verona, Fede & Cultura, 2019, 160 pagine, Euro 15.
Link all'acquisto: https://www.fedecultura.com/San-Francesco-dAssisi-p164950525

Recensione tratta da Radio Spada, 20 febbraio 2020

Epilogo del nostro processo storico

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Si profetizza l’epilogo del nostro processo storico attraverso la parabola dell’Anticristo: un uomo di genio, convinto spiritualista, pacifista, ecologista, filantropo e animalista, dal linguaggio inclusivo, antropocentrico e libertario, capace di ridare unità ai cristiani divisi da secoli di separazioni e scismi. Il suo avvento nel mondo ammalia religiosi, intellettuali e governanti, e irrompe in una storia umana desacralizzata e priva di trascendenza: uno scenario quanto mai attuale nel deserto di senso e di valori che ci troviamo a vivere oggi. 

Da "I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo" di Vladimir Sergeevic Solov’ëv. 

Sintesi indispensabile per l’uomo moderno

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Il legame tra Sindone e Vangeli ha suggerito nel tempo di affiancare le più recenti ricerche scientifiche sul telo sindonico a un’indagine altrettanto scientifica e documentata sull’attendibilità dei Vangeli, in modo da offrire una sintesi indispensabile per l’uomo moderno che non vuole rimanere analfabeta sugli interrogativi più profondi. 

Da "Luce dal sepolcro" di Emanuela Marinelli e Marco Fasol

Fasi salienti della storia scozzese

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Questo libro ripercorre le fasi salienti della storia scozzese, dalla cristianizzazione ai nostri giorni, passando per l’organizzazione dei clan, le guerre contro i re inglesi, il genocidio culturale causato dal protestantesimo, le rivolte giacobite, la pulizia etnica settecentesca, fino alla devolution del 1997, il referendum per l’autonomia del 2014 e i possibili scenari causati dalla Brexit. 

Da "Il cardo e la croce" di Paolo Gulisano. 

Münster 1534: la dittatura anabattista tra sangue, violenza e isteria collettiva

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di Luca Fumagalli
Il XVI secolo tedesco fu senza ombra di dubbio un’epoca oscura e brutale, attraversata dalle mille contraddizioni del nascente protestantesimo.

Emblematico, in tal senso, fu il caso della rivolta anabattista a Münster, cominciata agli albori del 1534 e conclusasi tragicamente diciotto mesi dopo. Per quanto si tratti di un avvenimento marginale nel complesso panorama politico e religioso dell’epoca, la follia di cui furono vittima gli abitanti della città tedesca ben rappresenta gli esiti nefasti di quello spirito di rivolta nei confronti di ogni autorità, civile e morale, che diede il via all’epoca moderna (naturalmente con pesanti riverberi anche nel contemporaneo).

Münster, cittadina della Germania nord-occidentale di antica reggenza vescovile, era uno dei tantissimi territori che componevano il Sacro Romano Impero. I disordini scoppiarono con l’arrivo dei primi predicatori anabattisti dall’Olanda, i quali, nel giro di poco tempo, presero il potere saccheggiando chiese e devastando conventi. Il vescovo Franz Von Waldeck ordinò allora alle sue truppe di mettere sotto assedio la città: dalla settimana di Pasqua del 1534 Münster non ebbe più alcuna possibilità di contatto con l’esterno.

Il battesimo degli adulti, la condivisione coatta dei beni, la poligamia e la legge marziale furono solo alcuni dei cambiamenti introdotti in città dal nuovo governo con lo scopo di trasformare quel piccolo angolo dell’Impero in una sorta di paradiso terrestre, un’utopia di uguaglianza e felicità. Nel frattempo, incurante delle risorse sempre più scarse, Jan di Leida, proclamato “Re di Sion” con potere di vita e di morte sui propri sudditi, non si faceva troppi scrupoli a sequestrare ogni sorta di ricchezza per crearsi una corte scandalosamente sfarzosa.

Con l’arrivo del 1535 Münster si ritrovò allo stremo: gli attacchi da parte degli assedianti erano sempre stati respinti con successo, ma ormai gli abitanti erano sfiniti. Senza più cibo è addirittura probabile che, oltre a cucinare il cuoio o a mangiare l’erba, la città si sia data al cannibalismo. Complice il morale a terra, le truppe vescovili ebbero infine gioco facile a superare le ultime resistenze e a fare piazza pulita dei “profeti” e dei loro seguaci.

La strana e terribile storia della dittatura anabattista di Münster è raccontata per esteso nell’ottimo saggio Il re degli anabattisti di Friedrich Reck-Malleczewen, pubblicato per la prima volta nel 1937 e recentemente ristampato dalla casa editrice Fede & Cultura di Verona (edizione a cui sono lieto di aver contribuito con una breve prefazione).

Il fascino del volume, al di là del pregevole racconto storico, risiede soprattutto nella sua sconcertante attualità. Quel parallelismo che l’autore notava tra la Germania del XVI secolo e i totalitarismi novecenteschi – così evidente che il libero venne messo al bando dalle autorità del Terzo Reich – può a buon ragione essere esteso anche al presente. L’ingenuità con cui gli abitanti della città tedesca si arresero alle sciocchezze predicate loro dagli anabattisti ricorda il famoso aforisma chestertoniano sulla dabbenaggine della società che ha rinunciato a Cristo e alla Sua Chiesa: «Quando la gente smette di credere in Dio, non è vero che non crede più in niente; comincia a credere a tutto».

Nella “Nuova Sion” anabattista – emblema di una Fede ridotta a strumento di potere – ognuno si inventava profeta per accampare diritti sul prossimo in un’isteria collettiva di visioni mistiche, massacri di innocenti, imprese grottesche, inganni e ipocrisie. Allo stesso modo nel mondo odierno, imbevuto di nichilismo, ogni cosa ha diritto di cittadinanza tranne ciò che è davvero essenziale.

Ecco perché le macerie di Münster, una sorta di cartolina infernale inserita a chiusura de Il re degli anabattisti, sono anche e soprattutto un prezioso monito per l’oggi.

Il libro: F. Reck-Malleczewen, Il re degli anabattisti, Fede & Cultura, 2020, 192 pagine, 20 Euro.


Recensione tratta da Radio Spada 16 febbraio 2020

Mito, metafora di un mondo scomparso

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La casa d’Asburgo rappresenta un mito, la metafora di un mondo scomparso e di un’Europa che non c’è più. Da Giovanna la Pazza all’arciduchessa Sofia, passando per la fiera Maria Teresa e la fragile Maria Luisa, questo libro ripercorre l’appassionata e struggente vita di molte donne celebri in un arco temporale che va dagli albori del Medioevo alla dissoluzione dell’Impero austroungarico, la cosiddetta Finis Austriae, rivisitando la storia dal loro punto di vista di mogli, madri e amanti. 

Rifiuto del dogma cristiano del matrimonio

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Nessun chiama eresia l'ammasso di pratiche e affermazioni moderne sul divorzio, ma un'eresia lo è chiaramente, perché la sua caratteristica determinante è il rifiuto del dogma cristiano del matrimonio.

Beviamo al calice della Sua passione

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“Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”: questa frase di Gesù ci ricorda che la stessa vita del cristiano è da intendersi come sacrificio, offerta e martirio, seguendo la Croce di Cristo e bevendo al calice della sua passione. 

Filippo Peschiera entra nella squadra!

Camilla Viola, Giovanni Zenone, Filippo Peschiera, Paolo Nardi
Cari amici di Fede & Cultura,
siamo fieri di annunciarvi che la squadra di Fede & Cultura si arricchisce di un nuovo amico: Filippo Peschiera. D'ora in avanti si occuperà della logistica del nostro apostolato culturale. Appassionato di storia della scienza è curatore dei volumi su Takashi Nagai pubblicati o in via di pubblicazione con Fede & Cultura (al momento è pubblicato e disponibile I figli di Nagasaki). Buon apostolato Filippo!

Progetto di una Europa unita

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Napoleone cercò, come generale e legislatore, di unificare l’Europa e restituirle la pace, pur a costo di tante battaglie: un progetto che, se fosse riuscito, avrebbe cambiato l’intera storia di un continente condannato ai moti nazionalisti dell’Ottocento e alle Guerre Mondiali del Novecento. 

Accetto la sfida - NUOVA USCITA!

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La crescita, le difficoltà in famiglia, lo studio, la ricerca di un lavoro, la chimera del vero amore: queste le piccole e grandi battaglie di tutti i giorni, quando anche le cose banali sembrano andare irrimediabilmente alla rovescia. Specie per Rebecca Rossetti, un’ostetrica in perenne lotta con la propria esistenza, che tende a inclinare sempre verso il disastro. Come comportarsi dunque? Rinchiudersi nell’orgoglio e lasciarsi andare al vittimismo, prendendo a pugni il frigorifero? No, meglio rimboccarsi le maniche e accettare la sfida, senza ribellarsi alla realtà. Alla luce della Fede e con quel tanto di autoironia utile alla sopravvivenza, i problemi, anche i più difficili, cominceranno ad apparire sotto una luce diversa.

La verità deve rifiutare ogni forma di convivenza

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Ernest Hello ricorda come la verità e il bene devono rifiutare ogni forma di convivenza e accomodamento con l’errore e il male; allo stesso modo la pace non può e non deve consistere in una conciliazione dei contrari, perché bene e male sono distinti e nemici in eterno. Tuttavia il male a volte diventa ipocrita per convivere con il bene: ecco creati il protestantesimo, il liberalismo, l’eclettismo e il trasformismo. 

Da "L'uomo" di E. Hello

Progetti di Fede & Cultura


Il prof. Giovanni Zenone, direttore di Fede & Cultura per la prima volta ne spiega i progetti per il 2020...
Progettiamo in grande, prendiamo il largo! La bellezza salverà il mondo.

Scopri di più: www.fedecultura.com

A Verona 15 febbraio: mondopiccolo


Ti invitiamo a incontrare la redazione della nuova rivista diretta da Alessandro Gnocchi, "Mondopiccolo", sabato 15 febbraio 2020 alle ore 17 presso la libreria L'Isola del Tesoro di Verona, in via Marconi 60a. Il primo numero è una monografia dedicata a Guareschi.
Per saperne di più su Mondopiccolo: https://www.fedecultura.com/Mondopiccolo-1-p168419343

Perché il male e il demonio?


Se Dio è buono, perché permette tanta malvagità nel mondo? Se ne parlerà con il demonologo don Renzo Lavatori nella libreria L'isola del Tesoro (Via Marconi 60a, Verona) venerdì 14 febbraio 2020 alle 18. Vi attendiamo numerosi.
Visita: www.fedecultura.com
Per saperne di più sul libro di don Renzo Lavatori: https://www.fedecultura.com/Satana-langelo-del-male-p173658349

San Filippo Neri a Napoli

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La storia dell’Oratorio partenopeo, la diatriba sulla sua autonomia rispetto alla Casa di Roma, la ricerca di una regola di vita comune alle case filippine, sono le tappe di una vicenda che si è protratta fino alla soppressione degli ordini e delle corporazioni religiose operata dai Savoia nel 1866, e di cui rimangono ancora testimonianze come la chiesa barocca dei girolamini. 

Da "San Filippo a Napoli" di Corrado Sedda.

Perché il nome Fede & Cultura?


Il prof. Giovanni Zenone, direttore di Fede & Cultura, spiega il perché del nome della Casa Editrice e del progetto di Fede & Cultura. Un grande progetto per la diffusione della bellezza e la sua salvaguardia.

Se un libro può cambiare la storia della Chiesa


Le recenti polemiche sul libro di Robert Sarah con Benedetto XVI dimostrano che un libro può cambiare le sorti della Chiesa - anche in meglio.

Limite dell'infallibilità - Valtorta

Gesù parla a san Pietro e gli dice: "La luce verrà su te, e non per un attimo ma per un inseparabile connubio dello Spirito Eterno col tuo, onde infallibile sarà il tuo ammaestramento in ciò che è cosa del Regno di Dio. E così come per te, nei tuoi successori, se vivranno di Dio come di unico pane".
Gesù risponde a Maria Valtorta alle obiezioni di P.M. sull'infallibilità papale: "è vero che l'infallibilità papale su cose di spirito è verità definita esistere in qualunque mio Vicario a prescindere dalla sua forma di vita e possesso di virtù. Ma è anche vero che voi  non potrete trovare un dogma definito e proclamato da Papi che siano, notoriamente o meno, privi della mia Grazia. Non può avere amico lo Spirito Santo l'anima in disgrazia... Io non concedo dogmi a chi non lo meritasse".

Come è nata Fede & Cultura?


Come è nata Fede & Cultura? Dallo zelo apostolico e culturale di don Ferdinando Rancan e di un piccolo gruppo di amici. Il prof. Giovanni Zenone racconta gli inizi di questa grande avventura. Per saperne di più: https://www.fedecultura.com/In-quella-casa-cero-anchio-p62551278 Il Codice svelato: https://www.fedecultura.com/Il-codice-svelato-p62551190 Sostieni Fede & Cultura: https://www.lavocedidoncamillo.com/p/donazioni.html

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La realtà che circonda l’uomo è avvolta dal mistero

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La realtà che circonda e coinvolge l’uomo è avvolta dal mistero. Mossi da un “sesto senso” siamo portati a investigare e ad aprirci a un mistero più grande di noi. In questa ricerca Garrigou-Lagrange offre una guida chiara e sicura. Attraverso un crescendo che parte dal senso comune, attraversa la conoscenza fisica e metafisica, culminando nella conoscenza di fede e in particolar modo nella mistica, giungiamo al cuore del mistero che è la vita stessa di Dio.

Il Vangelo diventa una vicenda personale

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Volendo mettersi nelle scene del Vangelo come un personaggio tra gli altri, è necessario farsi piccolo e sentirsi come un bambino che Maria ha adottato introducendolo nella sua casa e poi nella sua famiglia. Da allora il Vangelo non viene considerato dall’autore semplicemente un libro, ma diventa una vicenda personale vissuta e raccontata in prima persona.


Da "In quella casa c'ero anch'io. C'è un posto anche per te nella vita di Gesù" di Ferdinando Rancan

Il re degli anabattisti - NUOVA USCITA!

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Nel 1534, nella città tedesca di Münster (Vestfalia), l’eresia anabattista prende il potere: prima invoca il ritorno alla purezza della religione cristiana, poi tenta di tornare allo stato edenico attraverso un riordino sociale. Sulla base delle Scritture, gli anabattisti suddividono la città in parti, cambiano nome alle strade, proibiscono la proprietà privata ed eleggono un profeta, Jan Matthys, alla cui morte succede Jan Bockelson di Leida, che in breve diventa re di Münster. Il suo regno, che durerà un anno e mezzo, sarà contraddistinto dal sangue e dalla follia: lussuria sfrenata, abusi di ogni tipo, poligamia obbligatoria (pena la morte se le donne rifiutavano), isteria collettiva, eliminazione delle “bocche inutili”, esecuzioni sommarie e quotidiane sulla base di un semplice sospetto. Reck-Malleczewen ricostruisce questa pagina nerissima della Riforma protestante e la legge come il primo grande esperimento di trasformazione sociale rivoluzionaria compiuto in Occidente.

Si può fare impresa virtuosa?


Si parla spesso male di imprenditori e profitto, come se fossimo tutti costretti a inseguire una semplice logica assistenziale. Ma è veramente così? Cosa dice la Dottrina sociale della Chiesa? Ne parla Giovanni Zenone. Vieni a visitarci su: www.fedecultura.com Per saperne di più vedi la collana Pensiero Sociale Cristiano.

La lunga guerra fratricida - NUOVA USCITA!

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Pochi sanno che la Cina è stata, nella prima metà del Novecento, squarciata da conflitti politico-ideologici che presero il via con la rivoluzione del 1911, il crollo dell’impero e la proclamazione della Repubblica. Dalle ceneri della Cina imperiale nacquero due nuovi contendenti per guidare una nazione riformata: il Partito nazionalista cinese (il Kuomintang) e il Partito comunista cinese. Nel 1927, l'inevitabile scontro tra questi due partiti politici portò a un'aspra guerra civile che sarebbe durata per 23 anni, durante la Seconda Guerra Mondiale e il periodo della Guerra Fredda. L’approfondita ricerca di Alberto Rosselli non manca di ricostruire questo cruento scontro nel contesto internazionale, dalla guerra con il Giappone al sostegno dell’Unione Sovietica dopo la definitiva vittoria di Mao.

Il cattolicesimo è religione di Stato

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"Il cattolicesimo è ormai religione di Stato in tutto il mondo, in Oriente il papa è stato nominato arbitro delle contese internazionali, l’intero sistema educativo è nelle mani della Chiesa, scienza e fede si sono riconciliate a Lourdes, gli intellettuali si sono dovuti arrendere alla veridicità della Rivelazione e del Vangelo. Perfino gli economisti si sono convinti che la carità assistenziale degli ordini religiosi è la forma migliore di gestione socioeconomica". 

Da "L'alba di tutto" di R.H. Benson. 

Cattiverie quotidiane

Sono passati quasi sei anni da quando, il 17 maggio 2014, uscì la prima "cattiveria quotidiana" dei coniugi Biagini. Autori sia individuali che in coppia, hanno saputo sempre farci sorridere e riflettere nelle stesso tempo, spesso mettendo il dito nella piaga purulenta di un mondo, di una società, di una Chiesa che hanno perduto la bussola. Oggi l'avventura si conclude con l'ultima cattiveria pubblicata, e ringraziamo di cuore Emilio e Maria Antonietta per averci deliziati con il loro umorismo e a volte il loro sarcasmo, che ci hanno sempre aiutato a sorridere invece che piangere o infuriarci. Presto potrebbe uscire la raccolta di queste perle della coppia più "cattiva" della letteratura. Per il momento ci limitiamo a segnalare i titoli che hanno pubblicato con noi.

Emilio Biagini, Il seme sepolto
Emilio Biagini, La Nuova Terra
Maria Antonietta Novara Biagini, L'albero secco
Emilio e Maria Antonietta Biagini, La pioggia di fuoco
Maria Antonietta ed Emilio Biagini, Satire clericali
Emilio e Maria Antonietta Biagini, Le storie più brutte
Maria Antonietta Novara Biagini, Nonna non raccontava le favole

La cattiveria quotidiana 2141

dei coniugi Biagini
Mostri. “Macché moltiplicazione dei pani e dei pesci! Il miracolo è la condivisione.”

Il preludio dell’inferno sulla terra

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Robert Hugh Benson è capace di profetizzare l’avvento di un mondo globalizzato e tecnologico che ha negato Dio e la trascendenza in nome di umanitarismo, massoneria, filantropia ed eutanasia, che sono il preludio dell’inferno sulla terra. 

Da "Il Padrone del mondo" di R.H. Benson. 

La cattiveria quotidiana 2140

dei coniugi Biagini
Mostri. “Ma basta spaventare la gente con questa storia dell’inferno!”

Difesa del gregge dal pastore idolo

"Io voglio mettervi in mano le armi di difesa della Dottrina e del gregge mio. Quanto basta al gregge non basta a voi, piccoli pastori. Se è lecito alle pecore di commettere errori, brucando erbe che fanno amaro il sangue o folle il desiderio, non è lecito che voi commettiate gli stessi errori, portando molto gregge a rovina. Perché pensate che là dove è un pastore idolo periscono per veleno le pecore o per assalto di lupi".

Ricette di ordinaria follia - NUOVA USCITA!

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Storie di solitudini accettate o volute, piccole rivincite personali, disperati ottimisti; Dio, tavola e famiglia come unici riferimenti e certezze nel fluido presente senza ideali forti. In dodici racconti di vita (quasi) quotidiana, una dozzina di ricette metatradizionali e distopiche con ingredienti reperibili, rari, improbabili e, alle volte, perniciosi.

La cattiveria quotidiana 2139

dei coniugi Biagini
Mostri. “Ma diamogliela la Comunione ai divorziati risposati! Dopotutto è solo un pezzo di pane.”

Le tre età della vita spirituale - NUOVA USCITA!

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La vita spirituale si sviluppa nel cristiano in modo analogo alla crescita del corpo: infanzia, adolescenza, età adulta. Anch’essa ha le sue crisi, i suoi sviluppi e i suoi ostacoli. Le tre età della vita spirituale è l’introduzione ideale alla teologia mistica di padre Garrigou-Lagrange, tutta alimentata alla scuola di San Tommaso d’Aquino e di San Giovanni della Croce. Un trattato agile e alla portata di tutti, come - secondo l’Autore - deve essere la vita mistica, pieno sviluppo del dono della Grazia e preludio della vita eterna. Questa nuova edizione vede la luce arricchita da un’appendice dedicata alle virtù eroiche nei bambini, quasi una verifica sul campo del percorso tracciato nell’opera.

La cattiveria quotidiana 2138

dei coniugi Biagini
Mostri. “Ma in fondo la Chiesa non ha mai classificato la gente in base a quello che fa a letto. Quel che conta è la solidarietà.”

I veri eroi - NUOVA USCITA!

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Elena è una ragazza facile e superficiale; ingannata da una falsa idea di libertà e dai modelli imposti dalla televisione, pensa di affermarsi nella vita grazie alla bellezza e alla fama. Sta con un ragazzo che non la rispetta, rimane incinta e tutti le dicono di abortire; rifiuta di farlo e si ritrova con sua cugina Diletta, l’unica che la appoggia e la conforta. Forse le cose non andranno come previsto, ma Elena scoprirà che, attraverso le prove, è possibile iniziare una nuova vita, riallacciare rapporti umani e trovare il vero amore. E soprattutto che i veri eroi sono molto diversi da quelli che immaginava: un malato, un volontario, qualcuno che soccorre il prossimo con un gesto di gentilezza.

La cattiveria quotidiana 2137

dei coniugi Biagini
Mostri. “È vero che ho sessantadue anni, ma ora che ho fatto carriera voglio un figlio. Se no, cosa ci stanno a fare le provette?”

Ci siamo spostati dopo 13 anni

Cari amici, era il 2 novembre 2009 quando prendevamo in mano questo blog e gli davamo una nuova vita, come "voce culturale ufficiale&q...