Mons. Schneider: Christus vincit


Un libro di portata storica per la salvezza della Chiesa in questo tempo di tempesta e confusione. Una chiarezza unita alla dolcezza di questo grande vescovo che porta degnamente il nome di Atanasio! La forza dei grandi Padri della Chiesa ritorna a farsi presente come ai tempi della crisi ariana.

Metropolis, il romanzo all'origine del film

 


Fede & Cultura ripubblica "Metropolis", un classico della fantascienza distopica che ragiona su conflitto fra classi sociali e crisi della società industriale, aprendosi a tutta una serie di simbologie e tematiche religiose.

Noi, nuova edizione della distopia di Zemjatin


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Tra i grandi classici della distopia, al livello di 1984 per intendersi, c'è questa opera dell'autore russo  Evgenij Ivanovič Zamjatin, Noi (Мы), scritto tra il 1919 e il 1921, e pubblicato per la prima volta nel 1924. 

Scritto un paio d'anni dopo la Rivoluzione d'Ottobre è probabilmente la prima opera letteraria importante a criticare il nuovo regime. E fu infatti il primo libro a essere messo al bando dall'ente sovietico preposto alla censura. Dopo alcuni anni difficili a Zemjatin fu concesso di espatriare rifugiandosi a Parigi.

Il libro racconta, in chiave ironica, una società in cui efficienza e industrializzazione hanno ridotto gli esseri umani a numeri.

Il romanzo viene ora riproposto dalla casa editrice cattolica Fede & Cultura, della quale abbiamo già segnalato giorni fa la pubblicazione di Metropolis.


Il libro

Alla fine del terzo millennio, l'umanità vive in un ordine ideale di assoluta razionalità e privo di conflitti. Le persone hanno un codice numerico e non un nome. Chi si oppone viene eliminato. Quest'armonia forzata viene avvertita da tutti come perfezione e bene, anche dal protagonista D-503, un matematico addetto alla fabbricazione di un’astronave che dovrà esportare su altri pianeti questo modello sociale su base. D-503, che racconta la storia sotto forma di diario, si innamora di una donna che però lo sconcerta per la sua ironia, qualità assente nelle altre donne da lui conosciute. Grazie a lei, potrà conoscere il mondo oltre il Muro Verde abitato dai refrattari all'ordine stabilito ridotti allo stadio di selvaggi. Scritto negli anni caldi della rivoluzione bolscevica e prontamente censurato, Noi di Evgenij Zamjatin riflette i sogni del comunismo sovietico (i piani quinquennali, l'ideologia dello sviluppo, il pensiero unico, la priorità dello Stato) e costituisce la base delle successive distopie di Huxley (Il mondo nuovo) e Orwell (1984).

Evgenij Ivanovič Zamjatin, Noi (Мы, 1924), Narrativa Fede & Cultura 2020, pagg. 224, euro 17, ebook euro 9,99.

NUOVA USCITA! - Noi

 

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Alla fine del terzo millennio, l'umanità vive in un ordine ideale di assoluta razionalità e privo di conflitti. Le persone hanno un codice numerico e non un nome. Chi si oppone viene eliminato. Quest'armonia forzata viene avvertita da tutti come perfezione e bene, anche dal protagonista D-503, un matematico addetto alla fabbricazione di un’astronave che dovrà esportare su altri pianeti questo modello sociale su base. D-503, che racconta la storia sotto forma di diario, si innamora di una donna che però lo sconcerta per la sua ironia, qualità assente nelle altre donne da lui conosciute. Grazie a lei, potrà conoscere il mondo oltre il Muro Verde abitato dai refrattari all'ordine stabilito ridotti allo stadio di selvaggi. Scritto negli anni caldi della rivoluzione bolscevica e prontamente censurato, Noi di Evgenij Zamjatin riflette i sogni del comunismo sovietico (i piani quinquennali, l'ideologia dello sviluppo, il pensiero unico, la priorità dello Stato) e costituisce la base delle successive distopie di Huxley (Il mondo nuovo) e Orwell (1984).

Nuova edizione per Metropolis di Thea Von Harbou

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Nuova edizione, edita da Fede & Cultura, di Metropolis,  romanzo di Thea von Harbou, ispiratore dell'omonimo film di Fritz Lang del 1927 (sceneggiato dalla stessa von Harbou) capolavoro del cinema espressionista tedesco. Una storia che, in entrambe le versioni, precorre le distopie del XX secolo, una cupa riflessione sulla condizione umana in un futuro industriale. La prefazione è di Paolo Nardi. 

Sinossi

All'origine del capolavoro cinematografico di Fritz Lang del 1927 e alla base di molti capolavori della fantascienza, da Blade Runner a Star Wars, Metropolis di Thea von Harbou è un romanzo futuristico ambientato in una ciclopica città multilivello: i ricchi industriali la governano dai loro grattacieli, mentre gli operai lavorano relegati nel sottosuolo. La trama è il risultato dell'intreccio di tre storie dalla diversa ispirazione: una “romantica” riguardante l'idillio tra il generoso Freder e la dolce Maria, una “sociale” che ha per oggetto la lotta di classe tra industriali e operai, e una “orrorifica” che vede un diabolico scienziato impegnato a dare la vita a un robot che ha le stesse fattezze di Maria e incita gli operai alla rivolta e alla distruzione delle macchine.  Sarà Freder, figlio del capo della città, a dover acquisire consapevolezza del suo ruolo messianico di salvezza per l'umanità facendosi mediatore tra capitale.

L'autrice

Thea von Harbou (1888-1954) è stata una scrittrice e sceneggiatrice tedesca. Sposata in seconde nozze con Fritz Lang, stabilì con lui un sodalizio artistico che si interruppe con la fuga del regista prima in Francia e poi in America. Scrisse sceneggiature per molti registi tedeschi tra cui Murnau.

Thea von Harbou, Metropolis, Fede & Cultura, pagg. 304, 18€

Uscita novembre 2020



 

NUOVA USCITA! - Metropolis

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All'origine del capolavoro cinematografico di Fritz Lang del 1927 e alla base di molti capolavori della fantascienza, da Blade Runner a Star Wars, Metropolis di Thea von Harbou è un romanzo futuristico ambientato in una ciclopica città multilivello: i ricchi industriali la governano dai loro grattacieli, mentre gli operai lavorano relegati nel sottosuolo. La trama è il risultato dell'intreccio di tre storie dalla diversa ispirazione: una “romantica” riguardante l'idillio tra il generoso Freder e la dolce Maria, una “sociale” che ha per oggetto la lotta di classe tra industriali e operai, e una “orrorifica” che vede un diabolico scienziato impegnato a dare la vita a un robot che ha le stesse fattezze di Maria e incita gli operai alla rivolta e alla distruzione delle macchine. Sarà Freder, figlio del capo della città, a dover acquisire consapevolezza del suo ruolo messianico di salvezza per l'umanità facendosi mediatore tra capitale.



 

Unioni civili: è cambiata la fede cattolica?

 


Un cattolico può approvare le cosiddette unioni civili o quelle omosessuali? La sua fede e morale cambiano col cambiare della cultura nel tempo? Può il papa cambiare la morale matrimoniale?

Sinfonia di preghiera e canto

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La vita monastica è sempre stata scandita dai periodi e dalle celebrazioni dell’anno liturgico, in una sinfonia di preghiera e canto che esprime adorazione, contemplazione e rendimento di grazie.

Da "Le ore della preghiera" di Francesco Maiore




 

E' il rosario una delle armi da usare

 

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E' il rosario una delle armi da usare “in ogni luogo, in tutti i tempi, in tutte le necessità” per aprirsi al perdono e non permettere all'odio e alla vendetta di prendere possesso della propria vita.

Da "Il rosario di Nagasaki" di Takashi Nagai.




Dalla Massoneria alla fede in Gesù

Il medico Cesare Ghinelli, ex massone, convertito alla Fede in Gesù Cristo, racconta la sua esperienza del passaggio dalla Massoneria alla Chiesa. Dalle tenebre alla luce. Le sue esperienze come medico della potenza salvifica della preghiera e i pericoli delle medicine alternative e dell'omeopatia... Qui trovi i suoi libri:

L'inferno è una verità

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La Sacra Scrittura, la tradizione apostolica, il Magistero della Chiesa e l'insegnamento dei santi concordano sul fatto che l’inferno sia una verità divinamente rivelata e unica garanzia della nostra libertà e dignità. Il rischio della dannazione eterna, come ogni verità di fede, è necessaria per accogliere la misericordia di Dio senza perdere la propria libertà. 

Da "L'inferno esiste" di Giovanni Cavalcoli.


 

Leggiamo insieme “Christus Vincit di Mons. Athanasius Schneider

Il prof. Giovanni Zenone fa una panoramica lettura del libro di Mons. Athanasius Schneider “Christus Vincit” scritto con Diane Montagna. Questa prima parte è dedicata alla vita della sua famiglia e alla sua vocazione. Le sofferenze sotto il regime comunista sovietico e la devozione al Santissimo Sacramento.

Unica possibile via di salvezza

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Sebbene molti, vantandosi della propria ampiezza di vedute, paragonino Gesù ad altre grandi figure del pensiero e della religione come Buddha, Confucio, Lao-Tzè e Socrate, nessuno di loro è vero uomo e vero Dio. Anzi, mentre tutti gli altri dicono di indicare la via, Cristo è la via: l’unica possibile via di salvezza. Per poterlo incontrare, occorre farsi umili e piccoli come bambini e lasciarsi amare da Lui.

Da "L'uomo di Galilea" di Fulton Sheen

 

Rituale tradizionale degli esorcismi


Il testo del Rituale di Papa Paolo V poi promulgato da Pio XII che per la prima volta ha reso canonica la preghiera esorcistica contro il potere del diavolo. Il testo approvato da Benedetto XVI e preferito da Padre Amorth.

https://www.fedecultura.com/?store-page=Rituale-Tradizionale-degli-esorcismi-p229621394

Valori come l’umanità

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Con un linguaggio colmo di affetto e tenerezza, il dottor Nagai testimonia la sua fede in Dio, mai venuta meno di fronte ai tragici fatti che hanno sopraffatto la sua vita, e trasmette valori come l’umanità, la solidarietà e il rispetto verso il prossimo.

Da "I figli di Nagasaki" di Takashi Nagai

 

Spiritualità monastica benedettina

 

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Nell’attuale sbandamento e disorientamento dottrinale, la spiritualità monastica benedettina è un esempio che può tornare a dare sostanza al ministero sacerdotale, specie nel caso del prete diocesano che vive immerso nel mondo, in un contesto difficile.

Da "Sacerdozio e monachesimo benedettino" di Sergio Paganelli

La Chiesa è il luogo in cui si realizza la comunione

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Se la società presenta soluzioni ingannevoli e invita a conformarci alle mode della nostra epoca, è invece necessario ribadire l’importanza della predicazione e dell’annuncio, affinché la parola possa illuminare la vita delle persone e cementare la vita di una comunità. Perché solo la Chiesa è il luogo in cui si realizza la comunione e ci si può scoprire veramente fratelli, aprendosi al messaggio di Cristo.

Da "Zibaldone di un parroco di periferia" di Gino Tedoldi


 

È arrivato Christus Vincit

Dopo tanta attesa e dopo un grande impegno di molti amici e sostenitori siamo arrivati all'agognata pubblicazione del best-seller di Mons. Athanasius Schneider "Christus Vincit". Un libro che ci conferma nella fede e ci dona speranza per un futuro radioso uniti al nostro unico Salvatore Gesù Cristo.
Il libro-intervista di una delle maggiori voci fuori dal coro nel dibattito religioso contemporaneo su messa, ecumenismo, famiglia, sacerdozio. 

https://www.fedecultura.com/?store-page=Christus-vincit-p250909373 

Ecco che cosa c'è dietro il “Fenomeno Meloni”.

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di Vincenzo Caccioppoli
“Δήµου κρατοῦσα χεὶρ”. Forse la storia che stiamo per raccontare è tutta in questo verso de Le supplici di Eschilo. La “mano dominante del popolo” è quella che Giorgia Meloni ambisce da sempre a rappresentare.” Si apre con queste parole il nuovo libro del giornalista Francesco Boezi “Fenomeno Meloni” edito da Gondolin Edizioni. Si perche il libro che nel titolo tradisce un elegia alla personalità politica, che tutti i sondaggi danno in costante crescita, premiando la sua coerenza e le sue innegabili doti da leader, in realtà vuole raccontare il lungo percorso, anche tortuoso, che ha portato la Meloni a guidare un partito, Fdi, nato da una scissione anche piuttosto turbolenta con il vecchio partito delle libertà, ed ora arrivato ad essere il terzo partito italiano. Perchè se certamente la figura della Meloni rimane comunque centrale nella disanima dell’autore, nel libro viene dato ampio spazio alla cosiddetta generazione “Atreju”, dal nome della festa del partito, che si tiene ogni anno alla isola Tiberina a Settembre, che ha accompagnato la leader nel suo percorso politico giunto vicino al momento della verità, dal momento che sempre più osservatori indicano proprio lei come la palpabile leader della coalizione di centrodestra in un prossimo futuro. L’autore del libro è Francesco Boezi. Giornalista, collaboratore de il Giornale.it e di Inside-Over, Boezi si occupa soprattutto di “cronache vaticane”, ma il suo viaggio è a ritroso. Perché? Ha guidato la sezione di Azione Giovani di Alatri per anni, prima di diventare il presidente provinciale di Gioventù Nazionale a Frosinone insieme a Mario Colagiovanni. E forse proprio per questa sua militanza politica nelle fila giovanili di Gioventu Nazionale, da dove provengono i massimi dirigenti dell’attuale partito, da Carlo Fidanza  a Nicola Procaccini, da Giovanni Donzelli a Francesco Lollobrigida er GiovanBattista Fazzolari, il suo contributo non si limita ad elogiare le indubbie qualità della Meloni, ma anche vuole rendere omaggio ad classe dirigente storica, che  forma l’ossatura del partito. Questo per voler dire che dietro ad una grande leader, malgrado quello che molti osservatori ancora adesso pensano, si nasconde un piccolo esercito di fedeli scudieri che siu forma e nasce da una lunga militanza in Alleanza nazionale prima e nel Pdl poi, proprio come la Meloni. Il libro parte dal congresso di Viterbo. Era il 2004, e Giorgia Meloni si apprestava ad un’epica battaglia contro la corrente di Gianni Alemanno, rappresentata in quella assise congressuale da Carlo Fidanza, adesso parlamentare europeo di Fdi. A Viterbo c’era anche Francesco Acquaroli, neo presidente della Regione Marche. Anche Acquaroli proviene dalla “Generazione Atreju“, il nucleo originario di un Partito che giocoforza sta allargando le maglie, in funzione della crescita dei consensi. Quella vittoria della Meloni al fotofinish  a Viterbo nel 2004, forse non solo ha cambiato il destino suo e del principale partito della destra italiana, ma potrebbe avare presto anche ripercussioni sulla vita politica nazionale. Come racconta ancora l’autore nel libro “Giorgia Meloni, a Viterbo, ha meno di trent’anni. Come spesso le sarebbe capitato nel corso della sua ascesa politica. Durante i primi anni del 2000, la Meloni usava spesso dire che alla sua età Alessandro Magno aveva già conquistato la Persia. La giovinezza non era uno stopper valido, meno che mai una scusante, allora come adesso. Finalmente la destra giovanile era stata convocata per il congresso nazionale. Azione Giovani, il primo erede dello storico Fronte della Gioventù, riunito in un Colosseo temporaneo. Del Fronte, in Ag, si respirava anche la densità culturale. Fare politica a destra non è mai stato agevole. In relazione alla scioltezza con cui si milita a sinistra, neppure oggi lo è.” Gia forse è proprio per questo motivo che a Viterbo è nata quella consapevolezza che ha permesso alla Meloni, ma anche a Fidanza, suo competitor allora, a Donzelli, a Fazzolari, a Lollobrigida, di credere nelle proprie idee e non aver paura delle sfide anche difficili, come quella di abbandonare la coalizione del Pdl di Berlusconi. Scelta che alla fine sembra averli premiati, pensando che nel 2018 Fdi aveva ottenuto alle politiche poco più del 4% ed adesso quasi tutti i sodnagi lo danno intorno al 16%. Il partito perciò al di là del peso del suo leader, a cui si deve sicuramente molto del suo successo, viene rappresentato come un consesso di personalità di rilievo e non solo degli yes man come la letteratura politica, forse un po' troppo superficialmente, vuol far credere. Tutti per uno e uno per tutti potrebbe essere il facile motto che si attaglia alla perfezione alla idea che del partito ha la Meloni, che non a caso è sempre stata una fiera oppositrice dell’assioma grillino, dell’uno vale uno, ma è invece una fautrice della meritocrazia ( e non potrebbe essere altrimenti dal momento che lei per prima è molto esigente per prima proprio con se stessa ) e della conquista del campo delle posizioni raggiunte. Non è un caso che Fdi da tempo è per il ritorno delle liste di preferenze, e contraria alla liste bloccate, che affidano alle segretarie del partito il pieno controllo sui propri eletti. La Meloni è perciò convinta dei suoi uomini e non è certo una accentratrice come qualcuno forse potrebbe pensare. Come dice il professore di Ermeneutica filosofica all’Università di Trieste, ma è stato anche direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e direttore scientifico della Fondazione Liberal, Renato Cristin, intervistato dall’autore “L’azione politica di Giorgia Meloni è un perfetto esempio di rinnovamento nella continuità. Precisato che il fascismo è una esperienza storica passata in giudicato, la continuità riguarda invece i valori costruttivi della destra, che corrispondono alla destra moderna non totalitaria, conservatrice e liberale, filoatlantica e cristiana. L’aver immesso questi valori nel filone della destra italiana rappresenta il rinnovamento operato dalla Meloni, che della destra è dunque non solo il leader politico, ma anche il teorico che è riuscito a superare le aporie del passato e le secche ideali sulle quali la destra si era arenata dopo la fine di Alleanza Nazionale”. Una teoria che sembra potere essere condivisbile e che ha contribuito a rendere la Meloni credibile, malgrado il suo retroterra ideologico, che ha sempre chiuso gli esponenti di destra in una posizione comunque marginale, anche quando Fini ha cercato forse troppo disinvoltamente di smarcarsi dal suo retaggio, guardando prima al centro e poi addirittura a sinistra, decretando la sua fine come leader politico credibile, ben prima degli scandali che lo hanno coinvolto. Giorgia Meloni invece è riuscito a diventare palpabile addirittura anche per una futura premiership del paese, senza rinunciare mai alla sua identità e alle sue idee politiche. Alla fine questa coerenza sembra stia pagando anche in termini di consenso.


I loro casi possono apparire “strani”

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Dallo sportivo all’attore, dal disabile alla mamma, dal marito alla suora. C’è il quindicenne che ha brandito il crocifisso davanti al gay pride, la scultrice che rende omaggio ai bambini non nati, e ancora l’anonimo fedele che faceva compagnia al medico abortista. I loro casi possono apparire “strani” agli occhi di un mondo secolarizzato e indifferente alla fede, ma sono molto graditi agli occhi di Dio, che infatti li ripaga con una grande serenità.


Da "Gli strani casi" di Aldo Maria Valli.

 

Finalmente disponibile Christus Vincit!

 

Finalmente è disponibile anche in Italia il best-seller in USA di Mons. Athanasius Schneider "Christus Vincit". In questo libro-intervista, Monsignor Athanasius Schneider offre un incisivo e cristallino esame sulle controversie che infuriano nella Chiesa e sulle questioni più urgenti del nostro tempo, offrendo chiarezza e speranza ai cattolici sotto assedio. Egli affronta temi come la diffusa confusione dottrinale, i limiti dell’autorità papale, i documenti del Vaticano II, la Fraternità San Pio X, le ideologie anticristiane e le minacce politiche, il Terzo Segreto di Fatima, il Rito Romano tradizionale, il Sinodo sull’Amazzonia e molti altri. Come il suo patrono del quarto secolo, Sant’Atanasio il Grande, Monsignor Schneider dice cose che altri non dicono, seguendo senza paura il consiglio di San Paolo: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” (2 Tm 4,2). Le sue intuizioni sulle sfide che oggi il gregge di Cristo deve affrontare, sono una lettura essenziale per coloro che sono, o che vogliono essere, attenti ai segni dei tempi. Ricordando il Rapporto Ratzinger del 1985, Christus Vincit sarà un punto di riferimento fondamentale per gli anni a venire.

Stefano Fontana presenta La Sapienza dei Greci


Perché ho scritto una storia della Filosofia Greca? Le risposte del maggiore divulgatore filosofico di questi ultimi anni, Stefano Fontana. Il valore perenne del pensiero greco.

Al confine tra Francia e Svizzera

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Gli opposti caratteri e gli antagonismi tra un parroco e un sindaco in un paese al confine tra Francia e Svizzera, Lamotte. Il parroco parla non con un crocefisso ma con la Madonna, mentre il sindaco, mangiapreti e fanatico sostenitore delle idee del suo partito, è socialista. La campana della chiesa si mette a suonare mentre nessuno si trova nella chiesa e senza che lo stesso campanaro riesca a spiegarsi chi può essere stato.

Da "Il parrocco di Lamotte" di Helene Haluschka




 

Ci siamo spostati dopo 13 anni

Cari amici, era il 2 novembre 2009 quando prendevamo in mano questo blog e gli davamo una nuova vita, come "voce culturale ufficiale&q...