Dal bambino non nato
Dal bambino non nato… Se ci fossero alti tronchi d'albero e ciuffi d'erba bassa, come nella fantasia di certe fiabe, e se più oltre si scorgesse a tratti un mare blu a rompere la pallida linea dell'orizzonte, se ci fosse una palla di fuoco appesa in aria a riscaldarmi durante il giorno, e se una folta chioma verde ondeggiasse sulle valli, là saprei cosa fare. Me ne sto nel buio: sognando che esistano grandi occhi severi o gentili, e strade storte e porte silenziose, e uomini vivi dietro ad esse. Che venga la bufera: meglio un'ora, e poter piangere e combattere, piuttosto che questo infinito vuoto a misurare l'impero della notte. Penso che se mi permettessero di stare in quel mondo sarei buono per un tempo pari a questo lungo giorno nel regno delle fate. Non udrebbero da me una sola parola di egoismo o disprezzo, se solo riuscissi a trovare la porta, se solo nascessi. ( Poesia di Gilbert Keith Chesterton, traduzione di Annalisa Teggi )