Il Profeta del Vento

La copertina come avrebbe dovuto essere
Recensione di Leggere-facile.it
Questo libro si presenta come un piccolo manuale tascabile da tirar fuori all’occorrenza.
I pensieri e le riflessioni riportate sono numerose e variegate, l’autore si esprime infatti su varie tematiche fondamentali che riempiono le vite di tutti noi.
Il protagonista è un suonatore di flauto, un ragazzo come tanti, che casualmente si imbatte in un soffio di Vento speciale: questo, infatti, inizia a comunicare con lui, regalandogli parole, verità e saggezza in grado di cambiargli per sempre l’esistenza.
Essere a contatto con il soffio vitale del mondo permette a Natan, questo il nome del giovane, di sentire pienamente il
contatto con la natura, la dolcezza e la pace che solo questa è in grado di donare.
Dodici sono i giorni di questo percorso: non sarà un cammino semplice, talvolta le inquietudini e i dubbi attanaglieranno il suonatore, ma solo grazie alla sua determinazione e alla sua volontà di comprendere il senso delle cose potrà realmente concepire ciò che il Vento può svelargli.

La solitudine
Ciascun essere umano sperimenta questa terribile sensazione, ma il Vento ci dice che tutto ciò è causato dai muri che noi stessi ergiamo, separandoci e isolandoci dagli altri.
La solitudine è la vostra ombra che non vi lascia mai. Pertanto non domandate all’ombra di chi vi passa accanto di posarsi sulla vostra affinché questa riesca a cancellarsi. Nessuno ha forme adatte a colmare il vostro vuoto, e nessuna vetta altrui può lambire quelle vostre altitudini che sono riservate solo al Vento.
Solo il Vento può far entrare un barlume di luce nelle nostre vite buie, scostando un poco le tende che alimentano la solitudine

L’amore
Ciò che davvero conta non è la ricerca estenuante e, a volte, infruttuosa dell’anima gemella: ci svela il Vento che la vera beltà risiede in noi stessi.
Per sentirci completi non occorre trovare l’altra parte della nostra persona, perché l’amore più puro è quello che proviamo per ciò che siamo.
Due occhi non sono fatti per guardare l’uno verso l’altro, ma entrambi verso la stessa direzione.

Solo cercando le stesse cose si può percorrere insieme la strada che porta alla felicità. Non serve appoggiarsi totalmente a chi ci accompagna durante il cammino, il segreto è tenersi per mano senza crearsi gabbie.

Il dolore
Non è con l’ansia o con l’angoscia che si vince la tempesta, e spesso le tempeste più grandi le generate voi dentro voi stessi, coll’agitarvi.
Spesso questo sentimento ci affligge, ma non ci rendiamo conto che siamo noi a generarlo, attraverso le nostre scelte sbagliate e il pessimismo con cui talvolta affrontiamo le circostanze.
Una delle cose che caratterizza l’uomo è che egli si lamenta per ciò che ha, senza rendersi conto che, se questo sparisse, rimpiangerebbe amaramente quei suoi capricci. Non ci si accontenta mai, si vuole sempre di più e non ci soffermiamo mai a ringraziare per tutte le cose meravigliose che già possediamo nella nostra vita.

La conoscenza
Essa non è altro che un seme che germoglia nella nostra interiorità, nessuno può portarcela via, sboccia in noi come se fosse un albero.
La stoltezza è una spiga nella pietra, percossa dal tempo, i cui chicchi potranno germogliare solo quando troveranno la strada verso un terreno più fertile.

Tra le altre tematiche rilevanti troviamo l’oblio, le nubi, la vita, la verità, la libertà, la perfezione, Dio.
Accorgetevi pertanto delle vostre vele, recuperate il vostro timone. Se non trovate motivi per farlo è solo perché nessuno vi ha mostrato bene la bellezza della vostra meta.
E’ questa la sensazione che si prova: consapevolezza. La vita, in fondo, è una continua crescita, non esiste nulla di statico e immobile, niente di com’era rimane invariato, tutto evolve e siamo noi a decidere verso quale strada dirigere il timone della nave, noi siamo i capitani che la governano.
“Ogni ora, ogni minuto, tu puoi modificare tutto quello che hai fatto prima, puoi capovolgere in un istante tutte le scelte precedenti.”
E alla fine Natan avrà il senso. Alla fine tutto si incastrerà perfettamente dando origine al senso.

Ed è questo il motivo per cui “Il profeta del vento” è un libro da non perdere: perché nessuno può vivere senza un senso senza sentire il peso di questa atroce condanna.

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