Pietro e Paolo

di Danilo Quinto
Il conservatore e il progressita. L’uno prima Pietra della Chiesa di Cristo “di fronte la quale le forze del male non prevarranno”, l’altro il grande missionario, che pervase l’intero bacino del Mediterraneo della Buona Novella. Il primo pieno di umanità, tanto da tramutare la paura in negazione della conoscenza di Gesù, il secondo scelto sulla via di Damasco. Il primo supererà la sua umanità solo con la discesa dello
Spirito Santo, il secondo vedrà trasformare la sua durezza ed efferatezza di cuore in tenerezza così profonda da aprire le porte di Cristo anche ai pagani. Due strade che si concludono nel sacrificio della vita. Ma ancora oggi il “Quo Vadis” di Gesù a Pietro è un richiamo a tutti noi cristiani. Non possiamo voltare le spalle al relativismo e al libertinaggio ostinato, fingendo che non esistano. Abbiamo il dovere di testimoniare la Fede in Colui che ha vinto la morte, forti di una sola speranza, che dà valore alle nostre inquietudini e sofferenze terrene: la Resurrezione.

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