Terremoti e castighi

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di Lorenzo Penotti
Che nella bagarre scatenata contro Padre Cavalcoli abbia ragione da vendere Padre Giovanni Cavalcoli, cui va tutta la nostra solidarietà e stima per aver detto quello che sempre la Chiesa ha detto fino a pochi anni fa, è evidente. Che Radio Maria si sia comportata in modo vile è la seconda evidenza. Da una parte si dissociano e lo rimuovono dalla seguitissima rubrica mensile, dall'altra pubblicano la trascrizione integrale di quello che Padre Cavalcoli ha detto e in cui non c'è nessun errore ma solo la sana dottrina cattolica. Se avessero trovato qualcosa di non cattolico quanto meno dovevano
segnalare cos'era, ma hanno trascritto tutto, quasi a dare maggior risalto alla cosa. Ipotizzo perché Padre Livio sa che è tutto vero ed è l'imperitura dottrina della Chiesa. Ma la vigliaccheria li obbliga - o forse l'8 per mille che li salva dal fallimento, per cui devono obbedire alla Cei - a dissociarsi e a rimuovere Padre Giovanni. Fin qui siamo nell'ambito del comprensibile. Nessuno ha il dovere di avere un cuor di leone se non ce l'ha, nemmeno Padre Livio soprattutto nella situazione economica in cui si trova Radio Maria, che tuttavia con questa ennesima epurazione e scivolone perderà ancora benefattori.
La cosa più grave è che mons. Angelo Becciu della Segreteria di Stato Vaticano abbia fatto pubblica apostasia rinnegando le parole sacrosante e dottrinalmente perfette di Padre Cavalcoli, filosofo, teologo e ex Officiale della Segreteria di Stato stessa. Che per le porche convenienze economiche della Chiesa - leggasi 8 per mille - la Chiesa rinneghi Cristo e la verità e si metta a 90 gradi davanti a quattro coglioni di giornalisti o politici è davvero segno che la Chiesa come istituzione umana è morta e putrefatta sin nelle midolla.
Cosa fare?
  1. Pregare per la Chiesa
  2. Dare l'8 per mille agli Ebrei o agli Ortodossi e mai più alla Chiesa Cattolica: quello che corrompe la Chiesa è il troppo denaro.
  3. Non dare più offerte se non a sacerdoti che si conoscano personalmente e di cui si sia certi che usano il denaro per opere davvero buone e non per idiozie sociali - che non sono lo scopo della Chiesa - o per darli alle mega istituzioni ecclesiali che sono corrotte senza possibilità di conversione.
  4. Non fare offerte a istituzioni cattoliche traditrici.
  5. Quando si trova un santo prete attaccarsi a lui e ricevere da lui direzione spirituale e sacramenti.
  6. Vivere sempre in grazia di Dio perché l'apostasia della Chiesa sin dal più alto soglio è forse la vera causa e la vera colpevole di quei castighi di Dio che stanno sconvolgendo l'Italia soprattutto nei luoghi simbolo della Fede e che di questo passo non potranno che aumentare fino a diventare catastrofi apocalittiche. Meglio morire in grazia di Dio, tutto il resto è vanità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sig. Lorenzo Penotti,
Vorrei chiederle secondo quale logica un Dio misericordioso dovrebbe reagire ai peccati di un governo colpendo popolazioni inermi e luoghi-simbolo della fede cristiana.

Cordialità

Maurizio

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