La profezia finale

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di Giovanni Zenone
Ho finito ieri l'ultimo libro di Antonio Socci, La profezia finale (disponibile anche in Kindle) e devo dire che è davvero un libro perfetto. La stragrande maggioranza dei cattolici è profondamente a disagio con le continue esternazioni ambigue di Papa Francesco che ammiccano in maniera incomprensibile ai laicisti, agli ecologisti, ai neo-malthusiani, ai radicali, ai centri sociali di sinistra, ai dittatori comunisti come Castro & C. e nello stesso tempo bastona e castiga i buoni cattolici fedeli alla Fede e alla Tradizione di sempre. Le nomine episcopali e di consultori fra i leccapiedi che cavalcano il pauperismo, l'ecologismo e tutte le idee ereticali non si contano più. Basti pensare all'eretico spretato della teologia della
liberazione Leonardo Boff o quel ricettacolo di tutte le eresie e di tutte le idee sbagliate che è Enzo Bianchi. Ma il disagio si aggrava quando Francesco dice cose giuste. Poiché il cattolico è costituzionalmente papista ci viene a volte da pensare, sentendo parole a volte piene di sapienza antica e certa, che siamo noi a sbagliare, che Francesco, come Gesù, sconvolga i nostri schemi tutti umani in favore di una visione divina più ampia. Antonio Socci ne La profezia finale raccoglie tutti i motivi argomentati e dimostrati di perplessità o di necessaria irritazione o rifiuto per quanto dice o fa il Papa. E lo fa con garbo e rispetto che si deve al Vicario di Cristo, ma anche con quella chiarezza e amore per Cristo che è l'unica Verità salvifica tipico della sua concittadina Santa Caterina da Siena, che seppe parlare con chiarezza e durezza a papi che non stavano facendo la volontà di Dio ma che seguivano le proprie idee e per di più sbagliate o dettate da erronee "prudenze" tutte umane e niente divine.
Nella prima, forse troppo breve parte del libro, Socci raccoglie una gran quantità di profezie approvate dalla Chiesa Cattolica sui nostri tempi, sul disastro mondiale ed ecclesiale in cui ci troviamo e troveremo. Insieme a profezie ancora non ufficialmente approvate tutte convergono nei nostri tempi per descrivere un generalizzato tradimento degli uomini di Chiesa della Verità, della Fede, della Fortezza. Tutte concordano sulla confusione totale che regnerà nella chiesa stessa, con una maggioranza detentrice del potere che sarà fuori dalla Chiesa di Cristo e una minoranza fedele alla Fede e ai Sacramenti di sempre che resterà dentro la Chiesa pur essendone emarginata dalla gerarchia corrotta e collusa con eresie tremende e peccati gravissimi che deturpano e profanano il volto del Corpo mistico di Cristo. Tutte concordano nel prospettare gli imminenti e sanguinosi castighi divini che si abbatteranno su Roma effemminata e corrotta per opera di uomini violenti, barbari e barbuti. Le parole profetiche dei santi sulla Chiesa dei nostri giorni sono iper-realiste, tremende, durissime, con la condanna senza appello per la colpa dei pastori. Si descrive la situazione disastrosa del tempo dei due papi.
La seconda parte del libro è una accorata lettera a Papa Francesco in cui Socci mette in rilievo tutte le discordanze gravi e gravissime tra detti e fatti di Francesco e l'irreformabile dottrina prassi cattolica. Denuncia gli scandali quotidiani di una "misericordia" contrapposta alla dottrina, cosa che mai la Chiesa ha fatto, di una vita che è di più della "legge" e che la supera. Ogni parola di Socci è documentata e corredata di conferme con la Parola di Dio e con la parola di santi. Socci mi sembra davvero un degno concittadino e figli spirituale di Santa Caterina da Siena, un moderno profeta capace di denunciare con coraggio anche lo stesso Pietro che erra, come già fece senza timore umano san Paolo, e con ragione.
Qualche anno fa Papa Benedetto scrisse che in determinati casi si può e si deve sollevare la legittimità della pseudo-docenza anche del papa e io non capii perché mai dicesse queste cose, proprio lui che offriva una dottrina certissima e chiarissima. Ora capisco che le sue erano parole profetiche che confortano il buon cattolico nella fede di sempre. Riporto qui di seguito le parole di Papa Benedetto ed esorto a leggere il libro di Antonio Socci La profezia finale per ritrovare quello zelo per la Casa di Dio che il clero fa di tutto per farci passare ogni giorno.

di Joseph Ratzinger
"Sarà possibile e necessaria una critica a pronunciamenti papali, nella misura in cui manca ad essi la copertura nella scrittura e nel credo, nella fede della chiesa universale. Dove non esiste né l'unanimità della Chiesa universale, né una chiara testimonianza delle fonti, là non è possibile una decisione impegnante e vincolante; se essa avvenisse formalmente, le mancherebbero le condizioni indispensabili e si dovrebbe perciò sollevare il problema circa la sua legittimità".
“L’infallibilità è quindi anzitutto propria della Chiesa intera… questa è la parte che hanno i laici nella infallibilità. Che a questa parte possa spettare a volte un significato estremamente attivo, lo si vide nella crisi ariana, in cui sembrò in certi momenti che l’intera gerarchia fosse caduta in preda delle tendenze di mediazioni arianizzanti…”
“Se la voce dell’episcopato è quindi giuridicamente incompleta senza il Papa, è però anche vero che il pronunciamento del Papa è di fatto impossibile senza una sua base nell’annuncio concorde dei vescovi. In questo ‘fatto’, che cioè essi personificano la Chiesa e che un Papa non sarebbe più cattolico senza vescovi e senza Chiesa, e che non sarebbe più quindi Papa, in questo fatto sta il peso irrinunciabile dei vescovi, un peso che permette un vero concilio anche dopo il 1870…”


“Laddove si trattasse di infrangere sia la legge naturale sia la volontà di Dio, il comando e l’esecuzione sarebbero parimenti criminali” (Leone XIII)

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