Somari al radiogiornale

Abbiamo già segnalato l'asineria dei giornalisti che vengono tenuti anche se non sanno scrivere o parlare, anche se spargono fandonie. Oggi poniamo all'attenzione dei lettori una strana incapacità nel pronunciare la parola "jihadista", giadìsta, per indicare un terrorista islamico. A Radio24, come però su molte altre, la giornalista pronunciava, e così fa sempre, "giaidìsta", come se l'origine della parola fosse jahid (che non significa nulla) e non jihad, la guerra santa islamica. La giornalista dovrebbe essere
licenziata in tronco, ovviamente, perché pur lavorando con la voce non sa parlare. Ma quello che ci si domanda è: perché proprio su questa parola sono in tanti a sbagliare? Che non sia voluto l'errore? Sappiamo infatti che i giornalisti italiani non sono dei cuor di leone, soprattutto con gli orchi islamici. Mah! Comincia l'era dell'islamicamente corretto...

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