Tatuaggi? No grazie!

di Giovanni Zenone
Ormai non essere tatuato è un segno di trasgressione della moda dominante. Delfini azzurri che nel giro di pochi mesi diventano balene sformate e verdastre, sgorbi scuri che rendono orridi i corpi, immagini di bruttezza e malvagità su giovani pelli... Ma la domanda che ci possiamo fare è: è lecito per un cristiano farsi tatuare? La risposta è semplice e breve: no. Il libro del Levitico così recita: "Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il
Signore" (Lv 19,28). La proibizione dei tatuaggi e dei piercing (le incisioni di cui parla la Bibbia) non è decaduta né per gli Ebrei né per i Cristiani. San Paolo dice: "Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!" (1Cor 6,19-20). Il nostro corpo appartiene a Dio ed è fatto per essere il Tempio dello Spirito Santo, luogo dell'amore, non per essere marchiato con segni se non diabolici - come era ed è per i popoli primitivi - quanto meno assurdi, brutti, insensati, anche se fossero segni formalmente cristiani che Dio non ha mai prescritto fossero incisi sui corpi ma solo nel profondo del nostro cuore. I tatuaggi sono pericolosi non solo per la salute fisica, ma anche per quella spirituale, perché sono marchi di appartenenza. Quante volte si vedono simboli strani, teschi, immagini pornografiche, frasi o parole incomprensibili... Sappiamo che purtroppo in questo campo il satanismo o forme di deviazioni dannose dalla santità ha uno spazio di azione libero. Come ha un'efficacia portare la medaglietta miracolosa di rue Du Bac o il crocifisso al collo, non come un amuleto ma come segno e simbolo efficace della fede, così questi simboli di morte e del male  volutamente incisi in modo indelebile sul corpo hanno una  loro efficacia maligna. Noi portiamo l'immagine di Dio in noi stessi, e ad essa dobbiamo conformarci sempre di più. Il tatuaggio è segno di una cultura altra, altra dalla nostra e altra dalla civiltà giudeo-cristiana. Dal punto di vista psicologico sono poi forme di autolesionismo che andrebbero prevenute o curate. Per i genitori l'esortazione è quindi di mantenere una ferma proibizione di tutte queste cose. 

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