In atto campagna "No Bonino presidente"

di Giuseppe Brienza
Lunedì prossimo, 15 aprile, a Firenze (via Cavour 18 presso Palazzo Bastogi - Sala delle Collezioni) verrà presentato un libro di grande attualità. Si tratta di “Emma Bonino dagli aborti al Quirinale? Come si diventa un’icona laica della modernità e del potere” (Edizioni Fede & Cultura, Verona 2013, pp. 112, € 11) un libro-rivelazione scritto da Danilo Quinto, ex-tesoriere del Partito Radicale, che spiega come Emma Bonino non possa essere candidata alla Presidenza della Repubblica italiana, fra l’altro, per gli aborti clandestini che ha compiuto in
passato e la propaganda in favore della droga e dell’omosessualità che la vede protagonista anche di recente. Si tratta di una iniziativa, alla quale parteciperanno oltre all’autore tre Consiglieri regionali della Toscana (Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, di “Fratelli d’Italia” e del Gruppo Misto), il Presidente Provinciale di “Azione Universitaria” Angela Sorice, il giornalista cattolico Pucci Cipriani e lo storico vignettista de “Il Giornale” Alfio Krancic, che coinciderà, come annunciano le edizioni Fede & Cultura nell’ultima newsletter, con la consegna «a tutti i  parlamentari del libro scritto da Danilo Quinto, che ben conosce la Bonino e Pannella. Autore del libro best-seller “Da servo di Pannella a figlio libero di Dio” svela trame e connivenze che stanno dietro alla cosca politica trasversale che vorrebbe la Bonino presidente della repubblica» (No a Emma Bonino Presidente, newsletter del 12 aprile 2013).Per sventare la candidatura della leader storica del Partito radicale al Quirinale, gli stessi gruppi cattolici hanno lanciato un “Comitato NO Emma Bonino Presidente”, che sta promuovendo la raccolta di «contributi urgenti anche piccoli per la spesa che Fede & Cultura deve sostenere per fare e spedire un’intera edizione ai parlamentari per questo atto di civiltà e di carità intellettuale di cui i nostri politici hanno tanto bisogno». (http://www.comitatonoemmaboninopresidente.blogspot.it/) Il libro di Quinto spiega come la Bonino sia passata da una fattoria delle campagne di Bra, in provincia di Cuneo, all’elezione in Parlamento nel 1976, dove è rimasta fino al 2013, con un intermezzo di 5 anni da Commissaria europea. In questo periodo viene introdotta nei club finanziari che contano, partecipando alle riunioni del Gruppo Bildeberg e, nel contempo, ricevendo prestigiosi premi internazionali per l’affermazione dei “diritti umani” interpretati in salsa laicista, con un impegno prioritario, dopo l’aborto, per l’eutanasia.

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