Cardinal Martini, ovvero l'antipapa

di Patrizia Stella
Da vivo lo chiamavano l’Antipapa, per le sue posizioni in totale, chiaro e netto contrasto con le direttive papali.  Ora che è morto, come per tutti i defunti, ma in particolare per quegli ecclesiastici montati e sostenuti da certa corrente massonica, è stato immediatamente canonizzato e il suo operato enfatizzato come se avesse salvato l’umanità da pericoli mortali. Si! Mi riferisco al Card. Martini, ovviamente e lo dico con le lacrime agli occhi tanta è l’amarezza che mi pervade il cuore.
Avevamo sperato in questi ultimi anni ad un suo
ravvedimento, a una breve ma decisa dichiarazione di fede sicura in Gesù Cristo, nella Chiesa cattolica e nel Primato del Papa, e invece, silenzio quasi a riconferma di tutto; che Dio abbia misericordia di Lui e di noi, sempre e comunque!
Sta però di fatto che è doverosa e sacrosanta mantenere la verità almeno nella nostra testa, nelle nostre idee, nella nostra fede, perché un vero cristiano deve saper innanzitutto distinguere il bene dal male, la verità dall’errore, il peccato dal peccatore, senza condannare nessuno, ma anche senza cadere nel pericolo di conformarsi pedissequamente a tutte le iniziative, dichiarazioni, lezioni, scritti ecc. di coloro che, pur essendo Ministri di Dio, Sacerdoti, Vescovi, Cardinali, purtroppo non sono in piena sintonia con il Papa e con il Magistero della Chiesa.
Che si abbia almeno il coraggio di distinguere fra l’ossequio che si deve avere per i Ministri di Dio, e l’altro ossequio, assai più importante e doveroso che dobbiamo avere nei confronti di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, che ha manifestato sé stesso attraverso la dottrina perenne del Magistero della Chiesa, Magistero che non si realizza dalle idee di un solo Vescovo o Cardinale, ma dall’Unione del Papa con i Vescovi riuniti con Lui. (vedi Catechismo della Chiesa Cattolica)
La sua posizione possibilista e qualunquista su tutto è stata chiara da sempre, sin da quando rivestiva il ruolo di Direttore dell’Istituto Biblico, poi con l’iniziativa della “Cattedra dei non credenti” laddove invitava tutti, atei e credenti, a mettersi in discussione, i primi nel mettere in dubbio il fondamento del loro ateismo, e i secondi nel mettere altrettanto in dubbio i fondamenti della loro fede, senza però offrire loro motivazioni teologiche fondanti, “conditio sine qua non” per l’approfondimento della propria fede, altrimenti di che cosa si va a discutere? Si corre solo il pericolo di scardinare quella poca fede rimasta in quel piccolo “resto” della Chiesa cattolica che si sforza di proclamare le Verità di Fede contenute nel Credo e nella fedeltà al Papa, a costo di essere ancora derisa e forse, un domani, non è da escludere, anche minacciata di morte.
Il sacerdozio per le donne, il matrimonio per i sacerdoti, la possibilità di accettare una qualche forma legale di unioni omosessuali, l’apertura a qualunque esperimento genetic, omologo o eterologo, compresa certa forma di eutanasia, il dubbio sul Primato del Papa, il sostegno pubblico con dedica, offerto a certi teologi che vanno per la maggiore solo perchè mettono in dubbio sia la figura di Gesù Cristo come Figlio di Dio e quindi la Risurrezione, sia l’esistenza del peccato originale, ecc. Sono tutti argomenti che, da parte cattolica, gridano allo scandalo, e da parte mediatica-massonica dei credenti adulti, invece, possono costituire motivo di plauso, di onore e di futura… Dio non voglia, pretesa alla beatificazione! Tanta è la confusione che regna anche in seno alla Chiesa a motivo del “fumo di satana” che, dalle parole di Paolo VI, è entrato ormai da decenni nel Tempio intossicando e accecando buona parte del Clero.
E allora mentre affidiamo alla misericordia di Dio questo Suo Figlio sacerdote, dobbiamo mantenere la nostra fede con coraggio, fedeli a nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, morto e risorto per ciascuno di noi, che ha voluto farsi conoscere non solo attraverso la Sacra Scrittura, la “Parola”, ma che ha voluto altresì rendersi perennemente vivo e presente nei Sacramenti della Chiesa Cattolica. E se è di basilare importanza approfondire “la Parola”, è ancor più importante, poi, viverla nei Sacramenti, altrimenti si rimane a metà dell’Oceano, in balia delle onde, e senza poter mai approdare a porto sicuro. È la posizione in pratica del protestantesimo in genere che tante lacerazioni ha creato dentro la Chiesa con il moltiplicarsi di “santoni” che hanno creato chiesuole e chiesette. Altro che dialogo, altro che apertura! Quando si accetta che Gesù Cristo venga fatto a pezzi dalle ultime trovate pseudo-teologiche, staccandolo dalla Chiesa cattolica e dal Papa, si rischia grosso, qui sulla terra e nell’aldilà!
Mi spiace, Reverendissimo Cardinal Martini, pregherò per lei, questo si, però mi permetta di non unirmi alla grancassa roboante del solito coro dei suoi sostenitori “adulti”.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Lavati la bocca con il sapone prima di pronunciare il suo nome!

Anonimo ha detto...

Quest'articolo è osceno!

Anonimo ha detto...

Capisco fino a un certo punto il disappunto dei due commentatori precedenti: però, per chi ama la verità, la vera domanda è se quello che è scritto in questo articolo è vero oppure è falso, non se è osceno... perché anche gli uomini più grandi, a volte, si rendono protagonisti di una oscena verità, è questo il dramma...

angelo nocent ha detto...

Era talmente antipapa che se avesse incontrato al conclave PATRIZIA STELLA, non avrebbe esitato un attimo a dirottare i suoi voti su di lei.

PAPESSA MANCATA.

Sarà per la prossima volta.

Solo che non ci sarà Martini.

Non dubito del suo intuito femminile. Ma, forse, di ecclesiastici lei ci capisce poco.

Non dimentichi che Martini era gesuita, ligio al voto di fedeltà al Papa. Ma la cosa la farà sorridere sotto i baffi, sempre che li abbia.

Anonimo ha detto...

Ma che vuol dire il fatto che fosse gesuita? Le sue posizioni si discostavano o no dall'insegnamento del Catechismo e dal Magistero papale? Sì o no? Questa è la domanda a cui bisogna rispondere e, oggettivamente, si può dire di sì, soprattutto per quel che riguarda la morale (e non lo diciamo solo noi, lo dicono pure, entusiasti, i laicisti del Corriere, repubblica ecc...) le battuttine rivolte all'autrice del pezzo lasciano il senso che trovano, mentre, se ci dimostrasse come conciliare le posizioni del Catechismo e dei papi e quelle di Martini su fecondazione artificiale, matrimoni gay ecc.. farebbe un'opera utile...

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