Travestiti da agnelli

di Danilo Quinto
Attraverso il capo della delegazione radicale alla Camera, eletta solo perché il Partito Democratico l’ha concesso, i radicali hanno offerto a Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa, di essere difeso dal loro avvocato (!). L’On. Maurizio Turco si dice preoccupatissimo della sua sorte. Oltre che accorti e furbi, sempre di buoni sentimenti, questi radicali. Così inclini a difendere il diritto e i diritti. I buoni dai cattivi. Gli onesti dai
malandrini. Il bene dal male. Così bravi a far sempre le pulci al Papa e ai cattolici, con quella voglia irrefrenabile di far pulizia delle nequizie della Chiesa. Angeli vendicatori, quasi Santi. Sempre assennati, giusti, sobri, educati nei toni e nei comportamenti. Non una parola di troppo, ma quelle necessarie a non pescare nel torbido, a non provocare, a usare la tolleranza e la parsimonia dei gesti eclatanti, ad evitare la saccenteria e ad operare con prudenza. Turco afferma: “Strano che un paese così efficiente (lo Stato della Città del Vaticano, n.d.r.) si sia fatto buggerare dalla mafia e dalla P2 che deposita(va)no i proventi del malaffare nei forzieri dello IOR e quindi dagli assassini di Ambrosoli e Calvi, dai rapitori di Emanuela Orlandi e dal peggio che circola(va) nel territorio d'oltretevere denominato Italia a cui non ha voluto mai concedere rogatorie internazionali. E dal quale la succursale CEI di solo 8 per mille incassa 1 miliardo di euro l'anno". Una denuncia per calunnia potrebbe essere utile anche per la causa della conversione del parlamentare radicale e dei suoi colleghi.

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