Anarchia

Non è anarchia se si permette alla gente di dare inizio a tumulti, eccessi, esperimenti; è anarchia quando la gente non può mettervi fine. [...] Non è anarchia fare un pic-nic; è anarchia dimenticare completamente l’orario dei pasti. Sarebbe anarchia se tutti prendessimo dalla dispensa quel che ci pare. Così mangerebbero i porci, se avessero dispense; i porci, è risaputo, non mangiano a ore fisse: sono molto progressisti, sono porci. Ciò che costituisce un disordine veramente pericoloso è l’incapacità di rientrare entro limiti razionali dopo una legittima stravaganza. L’anarchia esprime così l’impotenza dell’impenitenza: l’impotenza di chi non si ravvede, di chi non sa più riconoscere il proprio peccato e continua imperterrito la marcia impotente verso… verso il nulla! [...] Il mondo moderno diventa pazzo non tanto perché ammette l’anormalità, ma perché non sa più ritrovare la normalità”.
(Fabio Trevisan, Uomini d'allevamento, pp. 43-44)

1 commento:

maggio55 ha detto...

E' veramente un libro molto bello e si legge splendidamente...da consigliare a tutti anche se non credenti.

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